Nella corsa alla maggiore indipendenza hardware e software, la compagnia vorrebbe concorrere con Google sul web
Apple e Google stanno combattendo battaglie antitrust che potrebbero potenzialmente rimodellare il panorama digitale come lo conosciamo. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha citato in giudizio Google, la scorsa settimana, per presunte violazioni a seguito di un’indagine di 16 mesi sulle pratiche delle grandi aziende tecnologiche. L’analisi include l’accordo multimiliardario con Apple che garantisce a Big G di rimanere il motore di ricerca predefinito su iPhone.http://www.datamanageronline.it/www/delivery/afr.php?zoneid=73&cb=INSERT_RANDOM_NUMBER_HERE
Epic Games, sviluppatrice del popolare gioco Fortnite, ha invece citato in giudizio Apple, sostenendo violazioni dell’antitrust dopo aver cacciato la sua creatura dall’App Store. Insomma, mai come adesso gli equilibri nel panorama digitale sono flebili e instabili, in grado di cambiare da un momento all’altro.
Cosa succederà nel 2021
Apple sta intensificando gli sforzi di lunga data per battere Google sul suo stesso campo, ovvero lavorando ad un motore di ricerca rivale. Lo afferma un rapporto del Financial Times, che ricorda come le autorità di regolamentazione antitrust statunitensi vadano avanti nella loro lotta alle posizioni dominanti in vari settori del mercato. Non è un caso se il produttore di iPhone, nel 2018, abbia assunto l’ex capo della ricerca di Google, John Giannandrea e che l’algoritmo del gigante, Applebot, che aiuta a costruire una mappa di internet, abbia intensificato le sue attività nell’ultimo mese.
Secondo dati recenti, a fine 2019 Google ha stimato che quasi la metà del suo traffico di ricerca nel 2019 è provenuto da dispositivi Apple. Lo stesso motore di ricerca è visitato oltre un miliardo di miliardi, in tutto il mondo, ogni anno.